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Paradosso, ironia e cambiamento, ecco i tre pilastri su cui si basa tutta la nostra esistenza.
Da quando nasciamo a quando esaliamo l’ultimo respiro, tutta la nostra vita, consapevolmente o inconsapevolmente ruota attorno a questi tre concetti; Ci accompagnano nel quotidiano, in ogni istante, eppure, nessuno li nota.
Vediamo meglio nello specifico di cosa stiamo parlando:
PARADOSSO: la sua definizione (presa da un vocabolario qualsiasi) è di origine greco antico παρά, pará ("contro") e δόξα, dóxa ("opinione"): “Proposizione formulata in apparente contraddizione con l’esperienza comune o con i principi elementari della logica, ma che all’esame critico si dimostra essere valida”; semplificando: un fatto, un comportamento privi di logica ma funzionanti.
Questo concetto è stato definito anche paradosso socratico perché ritenuto il fondamento del pensiero del filosofo greco, basato su un'ignoranza intesa come consapevolezza di non conoscenza definitiva, che diventa però movente fondamentale del desiderio di conoscere…”So di non sapere”.
IRONIA: esistono due tipi di ironia: quella verbale che esprime una contrapposizione tra due piani semasiologici legati ad uno stesso significato; mentre quella referenziale che riferisce ad una contrapposizione tra eventi vicini.
Spesso si dice “ironia della sorte” quando per esempio diciamo “Quella cosa non la farò mai!” e poi la Vita stessa ci pone di fronte quella stessa cosa, sotto mentite spoglie…
CAMBIAMENTO: Dal greco kàmbein, kàmptein «curvare». Cambiare significa curvare, piegare, girare intorno. Indica la possibilità di aggirare volontariamente un ostacolo, ma anche l'azione di mettere da parte, allontanarsi a causa di una “forza” scatenante, di una volontà esterna che ci costringe a cambiare percorso.
da quando emettiamo il nostro primo vagito, al nostro ultimo respiro, il cambiamento è una costante: il corpo cambia, la mente cambia, cambiano le situazioni, le emozioni, le nostre azioni e le nostre reazioni, l’ambiente esterno, e così via dicendo. Se accettiamo questo cambiamento, lasceremo scorrere il flusso energetico della VITA .
Ogni nostra singola cellula, se non accettasse il cambiamento, creerebbe malattia, poiché bloccherebbe il flusso energetico che in lei c’è; così anche noi, ogni qual volta non accettiamo un cambiamento che la Vita ci pone solo con il fine di farci crescere ed evolvere, creiamo resistenza, sofferenza e dolore, attribuendo però questo dolore sempre a fattori esterni e mai al nostro rifiuto di accettazione.